Fino a qui tutto bene
Ci sono momenti più complicati di altri.
E' così per i cinque personaggi di Fino a qui tutto bene, che da anni fanno vita universitaria nello stesso appartamento e ora si trovano a fare le valigie lasciandosi un'epoca alle spalle.
Divertiti e smarriti, dopo aver condiviso tanto, provano a salutarsi in un momento in cui la necessità di prendere decisioni si fa più pressante.
Perchè vederlo?
I toni leggeri e da commedia riescono a descrivere senza annoiare e banalizzare un passaggio della vita tratteggiando diversi possibili scenari. Ognuno dei personaggi è alle prese con la propria crescita e con l'imprevedibilità del futuro. Ci si può identificare facilmente nel senso di crisi e nelle difficoltà che i protagonisti sperimentano come la precarietà delle relazioni, l'incertezza lavorativa e professionale, l'armonizzazione dei rapporti con la propria famiglia d'origine.
Per quanto la trama narrativa proceda in modo non lineare, lasciando a metà molti temi che meriterebbero un approfondimento, il film trasmetterà sicuramente a molti giovani un senso di familiarità e di vicinanza ai temi trattati. Lo stesso finale così aperto, suggerisce la necessità di andare più in profondità senza procrastinare ulteriormente un'analisi della propria condizione.
Fino a qui tutto bene, Roan Johnson, 2014