Forza maggiore
"Per quanto sembri un film sull’amore, si rivela piuttosto un film sulla sicurezza, o meglio sulla necessità di convivere con l’insicurezza"
M.Bordone
Scrive ancora Bordone nella sua recensione su Internazionale "Forza maggiore è un raro caso di film dedicato a una crisi familiare pura e semplice, che non ha niente a che vedere con trame sentimentali, tradimenti, grandi passioni o dolori lancinanti. Non è un caso che sia un film che viene dal paese che ha quasi solo classe media, dove avere una casa, due figli, un labrador e una Volvo è quasi una condizione standard. I dettagli della stazione sciistica che intervallano il film confermano questo senso di condizione prevista, dove la famiglia e l’amore coniugale sembrano solo un altro pezzo di un contesto che la società ha pensato per i protagonisti senza interpellarli".
Forza maggiore è un film ambientato in una stazione sciistica sulle Alpi francesi, una location davvero spettacolare per una vacanza sulla neve. Protagonista della pellicola è una famiglia svedese, Tomas, sua moglie Ebba e i due bambini, la cui tranquillità viene messa in scacco da un'inaspettata valanga. La scena si colloca nella primissima parte del film e rappresenta quello stravolgimento iniziale che permetterà allo spettatore di cogliere aspetti inediti di questo nucleo famigliare.
Lo spunto che fornisce il film ruota attorno all'idea di certezze che si sgretolano per poi ricompattarsi in modo un po' artificioso, i protagonisti sembrano incappare in un'opportunità di maggiore contatto e condivisione che però si lasciano scappare per andare a ricomporre un quadro molto simile a quello inziale, rassicurati nell'idea di essere tornati quelli di sempre, scampati alla crisi, metaforicamente alla valanga che rischia di travolgerli ma che come racconta Ebba, moglie e mamma, si frena appena un attimo prima.
Forza Maggiore, di Ruben Östlund, 2014
Leggi la rencesione completa di Matteo Bordone su: Internazionale